venerdì 29 agosto 2008

solo se mi andrà

Un bruciore asfissiante mi trapassa i neuroni, lasciandoli agonizzanti tra le immagini e le parole vaganti che hanno ripreso a circolare.
L’immagine di un desiderio, il suono di una speranza si mescolano.
Non può essere così e non può esserlo per sempre. So bene che non tutto si può fare, so che alcune immagini, essenza di derivazione, sono da cancellare ma so anche che ora sono vitali più che mai.
Le chiazze sulla tela sono abbondanti ma non sufficienti, abbondanti ma non omogenee, abbondanti ma sole, mentre la strada si allunga e, assolata com’è, diventa sempre più difficile percorrerla. Si potrebbe cambiare meta, ed è quello che ho fatto, per scoprire però che in quest’ennesimo tentativo molto dipenderà esclusivamente da altro.
Aria? Fuoco? Acqua?
Un elemento che all’improvviso conoscerò nella sua interezza per scoprirne l’indispensabilità.
Me lo auguro, ora che è tutto scuro e faticoso, ora che la fotosintesi clorofilliana è in vacanza, chissà dove poi.
Panta rei, questo è vero, ma hanno dimenticato di dirci che è anche difficile lasciar scorrere tutto e sempre. Sono i sensi ad impedirlo, gli stessi che , per altri aspetti, ci conducono diritti all’esilio, lontani sempre più dal mondo della verità.
Si muore dentro ogni giorno, quando non si ha energia per sostenersi, quando si è costretti a sacrificare la propria aria per uno spazio che non appartiene più a nessuno ormai, se non nei ricordi e nel cuore. Tante, troppe le falle, tutti forse avremmo dovuto fare più attenzione, ma ormai, tra una salita e una discesa, tutto è troppo diverso e difficile. Nel percorso alle mie spalle sono ancora visibili i segnali delle mille barriere che ho incontrato. Certo, le ho relegate a comodini ornamentali, ma ne ricordo perfettamente le ferite vive che mi creavano. Ormai il tempo è passato e il pubblico mi perdonerà se stasera il palcoscenico sarà vuoto. Ma non posso più ormai. Non ce la faccio. Me ne resto in panchina a guardare un altro show, un’altra partita dove tutti sembrano divertirsi. Forse accennerò un sorriso, ma solo se mi andrà.

eccomi finalmente

Era da tempo che pensavo di aprire un blog tutto mio, la mia isola esclusiva (l'unica che possa permettermi!), ma solo oggi ci sono riuscita e ne sono contenta.
C'era sempre qualcosa che mi frenava, e nel frattempo passavo il tempo sbirciando qua e là in questo mare infinito di pensieri e parole.
Stamattina ho risposto a questo mio desiderio.
Non so esattamente dove andrò e cosa riuscirò a combinare, ma sarò qui a scrivere di getto..
Faremo un viaggio insieme nella mia vita, a volte caotica, a volte tranquilla e metterò qui, nero su bianco tutte le impressioni, le sensazioni e le avventure che vivrò..
Le parole mi terranno compagnia, mentre lentamente riprende la mia vita di sempre, che si è ormai lasciata alle spalle un'estate calda e divertente, con amici nuovi e altri ritrovati, con l'immancabile anguria e la crema protettiva (non tanto da evitare l'immancabile scottatura..puntuale come sempre!). Della salsedine sento ormai solo un odore riflesso, mentre sono di nuovo qui alla mia scrivania a chiedermi che ne sarà di me.